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Del Rosso: « Arrivano avvisi Tari di due anni con la stessa scadenza e i cittadini non hanno riferimenti»

MONTECATINI Claudio Del Rosso, candidato sindaco della coalizione Unione Termale, va all’attacco sulla questione Tari e, più che la questione tariffe, nel mirino del candidato sono finite le modalità con cui sono stati richiesti i pagamenti, con la sovrapposizione delle scadenze 2023 a quelle del 2024, con i cittadini costretti a fare lunghe file in Comune per cercare di chiarire la propria posizione, senza saper bene a chi rivolgersi.«Ci troviamo nell’esigenza di sottolineare la situazione di disagio che vivono ormai da diversi giorni i cittadini di Montecatini – scrive infatti del Rosso – a causa del raffazzonato invio di cartelle e avvisi bonari per le scadenze dell’ultima rata della Tari 2023 e la prima del 2024, incredibilmente inviate con la stessa scadenza. Sicuramente è un fatto quello che stiamo evidenziando: all’ufficio tributi si vedono ormai tutti i giorni lunghe file, e si percepisce lo smarrimento delle persone che non capiscono o non comprendono cosa significa “avviso bonario”, che si preoccupano perché non hanno la forza di pagare due rate insieme, e perché riscontrano molti errori di calcolo dei metri quadrati nell’attribuzione dei costi. Ma, peggio di tutto, non sanno dove andare a parlarne e da chi farsi aiutare. E perché questo? Perché l’amministrazione Baroncini ha pensato bene di affidare il servizio di emissione delle cartelle della Tari all’esterno, e non a una società qualunque, ma proprio ad Alia, quella stessa società che eroga il servizio di gestione dei rifiuti tanto contestato, in un corto-circuito per cui controllato e controllante coincidono. Controllato, da parte dei cittadini perché sono tutti mediamente scontenti del servizio, con centinaia di proteste che si sono susseguite in questi anni e che sono innegabili. Controllante, che se da una parte eroga un servizio non perfetto, diventa anche il soggetto che ne richiede il pagamento, e viene persino pagato per emettere le cartelle in questo modo. Cioè, non fosse sufficiente il resto, vengono pure pagati per farsi pagare». «L’amministrazione Baroncini, così provvida di consigli ai cittadini sui social – riprende il candidato sindaco – non è stata però nemmeno in grado di obbligare la stessa società ad aprire un ufficio per il pubblico a Montecatini con una persona, un essere umano che potesse raccogliere le segnalazioni: bisogna prendere la macchina o i mezzi e andare a Monsummano dove – lì sì – c’è un ufficio preposto di Alia, come se essere un comune con 21mila abitanti non fosse per Montecatini una credenziale sufficiente per avere questo servizio. Non deve più accadere: bisogna ascoltare le esigenze delle persone, e bisogna rendersi disponibili a discutere di queste cose, che toccano la vita delle famiglie e creano squilibri, anche pericolosi. Serve un presidio Alia a Montecatini da subito, e serve un volantinaggio capillare per far capire ai cittadini cosa devono fare e a chi rivolgersi, e deve essere fatto a carico del gestore, a carico di Alia. In questo caso la competenza dei consiglieri uscenti Simone Magnani ed Ennio Rucco ci ha consentito di agire immediatamente in difesa dei cittadini».«Ho chiesto ai consiglieri comunali di opposizione appartenenti alla coalizione che sostiene la mia candidatura – è la conclusione dell’intervento del candidato sindaco – di estendere domande di chiarimento urgente all’amministrazione e di impegnare la giunta ad apporre immediato rimedio alla situazione incresciosa che si è creata, in un momento in cui sicuramente per nessuna famiglia è semplice ricevere questo tipo di comunicazioni, doppie e spesso non precise. Avere un supporto pubblico in questo momento è davvero il minimo che si possa fare».