Del Rosso: «Ecco quali sono le mie priorità per il rilancio»
Il candidato sindaco del campo largo del centrosinistra: io un civico senza ambizioni politiche
MONTECATINI. Ci sono prospettive a brevissimo termine, da affrontare in fretta e subito vista anche l’escalation degli ultimi tempi. E quelle a medio e lungo raggio, che per portarle in fondo non basta probabilmente lo spazio di un mandato amministrativo (cinque anni). Tra le prime, sicurezza e decoro su tutte. Tra le seconde, il recupero e il rilancio dell’edificio ex Lazzi di via Toti (adesso sede della Montecatini Parcheggi) e dello stabilimento termale Torretta. Ecco una parte del “piano” per Montecatini che ha in mente Claudio Del Rosso, avvocato 53enne, candidato sindaco civico scelto per rappresentare il campo largo del centrosinistra (Pd, 5 Stelle, Azione, MontecatineSì, Versi e Socialisti) nella sfida elettorale dell’8 e 9 giugno prossimi.
«Agire subito»
Spiega Del Rosso a colloquio con Il Tirreno: «Sicurezza e decoro devono essere delle priorità. Nei prossimi tempi potremo fare delle assunzioni in Comune: il nuovo personale dovrà andare a rinforzare il corpo della polizia municipale, oggi falcidiato. Un’attività questa da integrare con servizi di vigilanza privata, come tra l’altro chiedono le categorie economiche. Ci sarà poi da rivalutare il contratto con Alia spa sui rifiuti, perché è necessario essere più presenti sul territorio». «Inoltre – aggiunge – dobbiamo ripensare il funzionamento della macchina amministrativa: il Comune va modernizzato e i suoi dipendenti devono essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio delle loro possibilità». Per il candidato sindaco Montecatini deve ripartire «con un esempio di lavoro, dedizione e preparazione».
Contro il degrado
«Il primo passo secondo me fondamentale è il recupero dell’ex Lazzi – va avanti Del Rosso – l’immobile, di proprietà comunale, va rigenerato con attività private, in modo da ripagare l’investimento, e spazi di coworking, un luogo dove i giovani potranno studiare e lavorare. Dobbiamo riportare attività commerciali ed economiche in città, in modo da rivalutare zone oggi degradate. Perché sicurezza e decoro tornano con la riqualificazione dei luoghi, lo vediamo con l’esempio di viale IV Novembre». «E l’ex Lazzi può essere il “ponte” tra parte nord e sud della città, collegato tra l’altro al parco di via Cividale, anche questo da rilanciare. Tutta l’area intorno alla stazione piccola ne avrebbe dei benefici».
Piscina termale
«In attesa di una soluzione per le Leopoldine, può essere realizzata alla Torretta», afferma. Stabilimento che viale Verdi vuole acquistare (a 1,5 milioni di euro) tramite la procedura di concordato preventivo nella quale è finita la società Terme spa. «La piscina termale può essere fatta qui, ci sono due fonti d’acqua a disposizione – continua il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra – l’investimento è fattibile con un modello di project financing affidato a privati, ma con la proprietà che resta pubblica. Il recupero della Torretta penso sia la nostra unica possibilità: potremmo andare a pagarlo aumentando la tassa di soggiorno e destinando qui le risorse. Di conseguenza, la pineta e anche le Panteraie sarebbero valorizzate e arricchite». Sottolinea: «Un investimento simile sarebbe un volano per altri investimenti. Se non crediamo noi nella città, non ci potrà credere nessuno».
Sindaco e avvocato
In caso di elezione a primo cittadino, «farò il sindaco per il 70% del tempo, per il 30% resterò avvocato. Rinuncerò agli hobby, alla vita privata e al tempo libero, ma penso che l’indipendenza economica e di vita sia un valore aggiunto che non può essere lasciato. Mi dedicherò certo prevalentemente a fare il sindaco, ma non mi candido per prendere lo stipendio e sedermi su una poltrona, ho zero ambizioni politiche extra Montecatini. Voglio dare il mio contributo per far ripartire questa città».
No alle alleanze
Edoardo Fanucci non ha ancora sciolto la riserva se tornare in coalizione con Italia Viva o presentarsi da solo nelle urne. Dice Del Rosso: «Chiariamo fin da ora che non ci saranno accordi pre-elettorali con qualcuno. Tra l’altro con Italia Viva c’è una condivisione di programmi e di idee. Ma se decideranno di non rientrare, ognuno farà corsa a sé». Poi si toglie qualche primo “sassolino”, «ce ne sono altri, ma li dirò più avanti». «Nella storia di Montecatini ci sono grandi responsabilità politiche che hanno portato alla situazione che viviamo oggi e che è davanti a tutti noi. Non è che la colpa non sia di nessuno, insomma», chiude il candidato sindaco.